Da provare: Tickets a Barcellona, dove il cibo di Albert Adrià apre la mente

Tickets a Barcellona di Albert Adrià. Da dove partire per raccontare una grande esperienza gastronomica come questa? Dal sapore che ho ritrovato, dalla considerazione del mitico Bob Noto secondo il quale Albert Adrià è il cuoco più sottovalutato del mondo?

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Dal fantastico menu in cui mangi 25, 30 bocconi uno più sorprendente dell’altro?

Beh forse bisogna dire che questo locale è soprattutto un posto che ti apre la mente.

Immaginate la funambolica cucina di Bottura servita in un grande bar ad angolo della vostra città da camerieri in tenuta da circensi, con pareti tappezzate di televisori che rilanciano gli anni ’50 in America e poi Gene Wilder nella Fabbrica di Cioccolato, banconi sui bordi dove si inforna, si cuoce alla brace, si preparano le portate, portati su tavoli uno diverso dall’altro, in piatti uno diversi dall’altro mangiati da voi che state seduti in sedie una diversa dall’altra. Il messaggio è chiarissimo: desacralizzare il ristorante che deve essere in primo luogo divertimento.

Un casino, un circo. Insomma. In cui tutti sono contenti si esserci perché fa davvero figo occupare un posto qui.

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MENU

La fantasia che sta dietro a taparicette, nel preciso solco della filosofia Bulli, ogni volta più insolite, azzardate e sorprendenti per aspetto, cotture o abbinamenti. Ad esempio, Tempura di alga, Ravioli di anguilla, “Fossile” di gamberetto con leche de tigre, Noodles di funghi con asparagi, Gambero ripieno di carne wagyu o Tuorlo d’uovo e pancetta in cuore di carciofo.

Tra una tapa e l’altra però, ecco far capolino a sorpresa qualche piatto più consistente e, tra virgolette, più tradizionale: una deliziosa Quaglia Wellington cotta a puntino, servita disossata e ripiena di funghi, spinaci e jamón ibérico. 

I FRATELLI ADRIÀ

Dietro questo casino, proprio come in ogni circo, tutto gira alla perfezione, studiato nei minimi dettagli, prevedibile come il movimento dei pianeti attorno al sole. Il sole è lui, Albert Adrià che studia in una cucina laboratorio i piatti e poi li trasmette, ogni giorno, con due riunioni precise in cui si analizza la sala, si cerca di personalizzare il servizio in base alla provenienza degli ospiti. 70 persone circa per cento posti a sedere. Ogni tavolo ha un maitre dedicato, oltre al sommelier e non si sbaglia di un nano secondo nella sequenza, una volta accertato che non avete problemi di salute o di testa con il cibo.

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I fratelli Adrià vantano una carriera esemplare e sono famosi in tutto il mondo. Il fratello maggiore, Ferran, è il creatore il famoso El Bulli. Premiato con tre stelle Michelin, questo ristorante è rimasto aperto dal 1961 al 2011 guadagnandosi un successo internazionale. Nominato miglior ristorante del mondo in cinque diverse occasioni, ha portato i fratelli Adrià ai primi posti della scena culinaria internazionale.

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Il fratello minore, Albert, si guadagnò lo status di miglior pasticcere del mondo con il premio, ricevuto nel 2015, per il suo talento a livello tecnico nella preparazione di dolci, 

I due fratelli decisero di investire nel Poble Sec, uno dei quartieri popolari di Barcellona. Questa scelta ha dato un grande slancio a tutta l’area. Secondo lo chef Albert Adrià, aprire il suo ristorante nella capitale catalana è stato anche “un modo per dimostrare l’amore che prova per la città”.

Tutti i ristoranti dei fratelli Adrià si trovano nella zona di Carrer de Blai. Tickets è tra i migliori 50 ristoranti nel mondo, il che significa che bisogna prenotare un tavolo con oltre un mese di anticipo.

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